mercoledì 14 novembre 2018

Un solo biscotto per favore...

La prima volta che fui in grado di mangiare solo metà di un pacchetto di crackers, quasi non ci credevo. Ero abituata che se aprivi un pacchetto di qualcosa DOVEVI finirlo. D'altronde se qualcun'altra ha pensato una porzione così per te evidentemente è quella giusta...o no?

Tutto questo successe ben più di 12 anni fa e all'epoca non sapevo come mangiare bene(sano), ne quando fermarmi ascoltando la sazietà. Ero quindi in sovrappeso o anche quando ero magra o mangiavo tanto senza controllo o evitavo di mangiare.

Cara amica che mi stai leggendo se sei in questa situazione, sappi che SI PUO' passare oltre. :-) 

La programmazione neuro linguistica è uno strumento stupendo per imparare ad ascoltare il proprio dialogo interno e le parole che ci diciamo quando siamo sotto stress, e la mia fortuna fu di conoscerla proprio quando ne avevo più bisogno. 

Ecco alcune strategie per utilizzare il dialogo interiore in maniera potenziante e mangiare solo se hai veramente fame e solo se hai veramente una voglia di gola, ma sana, giusta e equilibrata. 

1). Se senti l'impellente voglia di mangiare quel biscotto che hai nella credenza, puoi iniziare chiedendoti "Quanta fame ho da 0 a 10?". 
Se hai una fame vera, cioè che va oltre il 6, allora forse il biscotto non è lo spuntino giusto perché ti sazia si al momento, ma dato che spesso si tratta di un carboidrato complesso ad alto indice glicemico (e industriale) ti farà venire ancora più voglia di mangiarne altri. Se la fame è alta e vera i biscotti non ti daranno il vero apporto di nutrienti di cui il tuo corpo ha bisogno comunicandoti che ha fame. scegli quindi di mangiare qualcos'altro di più sostanzioso.

 2). Se invece hai una piccola fame, sotto il 6, devi essere in grado di limitarti a 1 massimo 2 biscotti. Per ottenere questo risultato mangia prima un piccolo frutto (qualche fettina di mela, una prugna, mezza arancia o due mandarini), aspetta 10 minuti e poi goditi il tuo biscotto!

3). Se si tratta più di una voglia di dolce, di gola, per prima cosa prendine dalla confezione solo 1 o 2 e richiudi per bene la confezione, se riesci mettila su uno scaffale alto o comunque meno facilmente raggiungibile. Poi con calma siediti e assapora utilizzando almeno 3 bocconi per mangiarlo. Tra un boccone e l'altro posa il biscotto su un piattino o tovagliolo e dirigi l'attenzione verso qualcos'altro (tv, un libro, una telefonata, annaffiare i fiori).

Lo so sembrano esercizi un po' macchinosi, e all'inizio in effetti ci vuole uno sforzo consapevole, ma se li ripeterai più volte e con diversi alimenti (il biscotto è solo un esempio) diventerà un'abitudine mangiare più lentamente e assaporare meglio il cibo, e così prenderai sempre più calorie di qualità nella tua giornata!

Prova e poi fammi sapere come è andata!
 Scrivimi a info@luciafemio.it sarò felice di ascoltare la tua esperienza



giovedì 4 ottobre 2018

Volere è potere...sicura?


"Volere è potere…già, quante volte ho sentito questa frase…e quanto lo volevo… rimanere incinta! Quanto desideravo quelle due benedette linne blu su un pezzo di plastica ma…nulla!
Tentativi che non erano quasi più piacevoli perché avevano uno scopo che a volte sembrava incontrollabile.
Mi sono sentita impotente."

Così raccontano tante donne quando la voglia di avere un figlio è tanta e lui/lei tarda ad arrivare.

Si inizia così un percorso dalle mille sfaccettature. Per molte donne c’è Google, che mette in contatto con altre donne nella stessa situazione. Poi la ginecologa che inizia a consigliare di fare qualche esamino, da istruzioni su come "leggere il nostro corpo", periodo fertile, ovulazione, temperatura basale, frequenza dei rapporti, alimentazione, stile di vita. A questo punto tutto sembra cambiare e si rischia di perdere la naturalezza.

Quando una delle Mamme di Fertility Coach finalmente concepisce, la frase che mi dice è più meno questa:"Tutte le cose che dovevo sistemare si sono messe a posto". 

Far arrivare il tuo bambino a volte può sembrare difficile, soprattutto se a ogni tentativo di PMA (procreazione medicalmente assistita) o ad ogni mese di ciclo metti in atto soluzioni diverse(provi nuovi medici, nuovi integratori, nuove posizioni per fare l'amore, una nuova dieta, una diversa terapia, ecc).
Immagina che questo impegno sia come cercare la combinazione di un lucchetto di quelli numerici, hai presente quelli che si usano in palestra per chiudere l’armadietto? Immagina che il tuo bimbo sia già li fuori da qualche parte, che aspetta solo che tu trovi la giusta combinazione per farlo entrare da quella porta meravigliosa che lo introduce alla vita. Quando avrai trovato la combinazione il tuo bimbo arriverà.
Questa combinazione dipende da tanti numerini diversi, tanti fattori che devi analizzare uno ad uno e sistemare.
La tua alimentazione ad esempio. Ti nutri bene?
Lo sport. Fai attività fisica regolare e ti senti energica? Prendi i giusti integratori?
Poi c’è l’aspetto sanitario. Hai preso in considerazione ogni piccola o grande“magagnetta” della tua salute? Forse devi fare delle analisi più approfondite?
C’è la scelta del ginecologo/centro di procreazione assistita. Sei sicura che quello che ti segue è il più adatto alla tua problematica?
Il rapporto col compagno è fondamentale, siete in armonia? Volete le stesse cose e avete la stessa scala di valori?
Le tue emozioni sono positive e potenzianti per la maggior parte della tua giornata o ancora ti prende invidia e nervosismo quando vedi un’altra mamma o alla notizia di una tua amica incinta?

Questi aspetti vanno valutati con serenità e positività per poi cercare le soluzioni più adatte.
Il coaching utlizzando la Programmazione Neuro Linguistica, da un validissimo e concreto aiuto nel definire una strategia pratica con la quale andare a sistemare ognuno di questi, e dall’altro lato interviene sulla scelta delle emozioni più potenzianti possibile.
Immagina di poter passare una giornata intera sentendoti bene, rilassata, serena ma anche concentrata e determinata nel raggiungimento del tuo obiettivo. Immagina di essere certa che il tuo bimbo arriverà, si tratta solo di una questione di tempo. Se fosse così, se avessi la possibilità di vederti in una palla di vetro fra cinque anni ad esempio, con un piccolo diavoletto in giro per casa, stanca ma felice e fossi sicura che quel piccolino vivrà a lungo felice e sereno? Come cambierebbero le tue giornate ora? Cosa faresti che non stai facendo ora? Saresti più felice al vedere le altre mamme? Ti prepareresti mentalmente a diventare mamma vero? Magari inizieresti anche a comprare il corredino e a pensare a come arredare la cameretta! :-)

Questo è il lavoro che si fa nel Fertility Coaching, si immagina, si visualizza e si rimane attaccate fortissimamente alla certezza che la gravidanza arriverà ed è solo una questione di tempo. Il fertility coach ti aiuta a fare questo con una serie di esercizi e tecniche che metti un pratica nella tua quotidianità, con il tuo compagno o anche da sola.
Se riesci a rimanere serena e concentrata per lungo tempo avrai modo di mettere in fila tutti quei numerini e far arrivare il tuo bimbo/a.

È un po’ come comprare casa…ci vuole tempo, e spesso incontriamo forti delusioni, dobbiamo spenderci tempo e soldi, dobbiamo imparare ad aggirare degli ostacoli, interfacciarci con molti interlocutori, e poi quando l’abbiamo trovata magari la dobbiamo restaurare e sicuramente arredare, è un progetto spesso lungo, ma se non ci facciamo scoraggiare, una volta terminato ci darà una soddisfazione enorme!

Immaginare è Potere!!!!

Se stai cercando un bimbo/a e tarda ad arrivare forse non sai che esiste un gruppo segreto per sole future mamme in ricerca, in cui condividere momenti, informazioni, supporto. Si chiama "Le già Mamme". Scrivimi in pvt per iscriverti e intanto fai il tuo like alla pagina Fertility Coaching Italia. 



mercoledì 5 settembre 2018

Questione di standard.


Buongiorno amica!! Oggi ti voglio parlare di un argomento che mi sta molto a cuore, che è quello degli “standard”. Sono andata a vedere sul dizionario la definizione esatta ed ecco cosa ho trovato:

1 Modello di riferimento a cui ci si uniforma; complesso di norme per la fabbricazione di un prodotto
2 Tenore, livello qualitativo; prestazione abituale: lo s. di un atleta.

Mi voglio riferire, naturalmente a questa seconda definizione. Una frase di Tony Robbins mi colpì moltissimo tanti anni fa, ed è la seguente "Se vuoi migliorare la tua vita devi alzare i tuoi standard!" 

Prima di partorire, lessi tantissimo su come facilitarmi la vita durante il puerpuerio (cioè i primi 40 giorni), universalmente considerato il periodo più duro. Uno dei consigli che trovavo più spesso era questo:“Riempite il congelatore di cibi pronti tipo lasagne, sformati e la dispensa di cibi pronti da cuocere perché non avrete il tempo di cucinare”. 

 A casa nostra non ci sono mai stati cibi pronti, ma decisi di ascoltare questo consiglio, e acquistai dei risotti istantanei, tortellini e ravioli già pronti. Ebbene, anche dopo la nascita di Daniel, io e Tiziano continuammo a preparare le nostre semplici insalatone, la carne bianca, i formaggi magri, a mangiare frutta e verdura e pesce in quantità, insomma la nostra solita routine alimentare. Ti dico la verità a volte ho sofferto la fame perchè mi è capitato di non essere riuscita a fare la spesa e di non avere nemmeno un pezzettino di formaggio nel frigo! :-D

Il risultato è stato però che ogni pranzo, cena e spuntino sono stati fatti seguendo i nostri principi. 


Un giorno mi incavolai moltissimo con mio marito perché. pur di andare a comprare il salmone fresco, mi lasciò sola con Daniel all'ora del bagnetto. AARRGHH!! Ma quando hai un certo standard di vita, è veramente difficile allontanarsene. 

Hai già capito vero?...quei risotti e quei tortellini sono rimasti li per mesi finche li ho dovuti buttare via! 

I risultati sono fatti di  piccole azioni quotidiane ripetute e ripetute che diventano abitudini.

Alza anche tu i tuoi standard. 
Lascia stare i "vorrei" e occupati di fissare delle nuove "norme" su come vivere la tua vita. 

Quando quella cosa diventa un must, non vedrai altra soluzione oltre a quella. Se al momento non hai il corpo che vuoi, non hai l'energia che ti serve per vivere la tua vita al meglio, probabilmente devi cambiare i tuoi standard e alzare i limiti, alzare l'asticella! Lo step successivo sarà poi quello di creare dei nuovi rituali, allineati ai tuoi nuovi standard, e questi rituali ti porteranno ai tuoi obiettivi.
 
"La nostra vita è un'opera d'arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare”da L'arte della vita di Zygmunt Bauman

Al prossimo post! 

Lucia 


Per vedere il video di Tony Robbins in cui parla degli standard vai qui:
https://www.youtube.com/watch?v=vvBuXgciUmc