mercoledì 15 marzo 2017

La leggenda del saggio cinese

Provare cose nuove ci mantiene vivi, pensa che noia se facessimo sempre le stesse cose!
Eppure la maggior parte delle persone crea delle  abitudini, dei riti, degli orari, sempre uguali...gli stessi amici, gli stessi programmi in tv, i pasti, la palestra, il lavoro, ecc ecc.
Tutte queste cose quando sono ben conosciute e sperimentate diventano una specie di bozzolo protettivo, quella che viene definita la zona di confort. Li dentro ci sentiamo sicuri, stiamo comodi, ecco perché stiamo bene. Anche solo cambiare strada per andare al lavoro ci potrebbe mettere di malumore.
Invece, se da tanto tempo vuoi ottenere qualcosa nella tua vita e non ci riesci, forse è ora di provare qualcosa di nuovo. :-)
Potrebbe essere un nuovo tipo di allenamento, o un cibo nuovo, o cucinare al vapore se cucini solo in padella, o ordinare una centrifuga invece del cappuccino, o uscire con un gruppo di amici diverso dal solito, o fare del coaching o frequentare un corso di formazione.
Immagina il cambiamento come un muscolo che quindi va allenato. Ogni volta che scegli di uscire dalla confort zone, stai allenando quel muscolo e diventerà così sempre più facile cambiare e la paura della novità si allontanerà.
Ti arriveranno così nuove risorse, idee e conoscenze che ti porteranno a raggiungere il tuo obiettivo.
Che cosa hai voglia di provare questa settimana? Fammelo sapere nei commenti dai!!


Ti saluto con questa storia che a me ha sempre affascinato tanto:

C'era una volta un contadino cinese, era molto povero, per vivere lavorava duramente la terra con l'aiuto di suo figlio, ma possedeva il grande dono della saggezza.
Un giorno il figlio gli disse:
"Padre che disgrazia, il nostro cavallo è scappato dalla stalla!"
"Perché la chiami disgrazia? "Rispose il padre "Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo."
Qualche giorno dopo il cavallo ritornò portando con sé una mandria di cavalli selvatici.
"Padre che fortuna!" Esclamò questa volta il ragazzo.
"Il nostro cavallo ci ha portato una mandria di cavalli selvatici."
"Perché la chiami fortuna!?"rispose il padre. "Aspettiamo e vediamo cosa succederà nel tempo."
 Qualche giorno dopo, il giovane nel tentativo di addomesticare uno dei cavalli, venne disarcionato
e cadde al suolo fratturandosi una gamba.
"Padre che disgrazia, mi sono fratturato una gamba."
Ma anche questa volta il saggio padre sentenziò:
"Perchè la chiami disgrazia? Aspettiamo e vediamo cosa succede nel tempo."
Ma il ragazzo per nulla convinto delle sagge parole del padre, continuava a lamentarsi nel suo letto.
 Qualche tempo dopo, passarono per il villaggio gli inviati del re con il compito di reclutare i giovani da inviare in guerra.
Anche la casa del vecchio contadino venne visitata dai soldati reali, ma quando trovarono il giovane a letto, con la gamba immobilizzata, lo lasciarono stare per proseguire il loro cammino.
Qualche tempo dopo scoppiò la guerra e molti giovani morirono nel campo di battaglia, il giovane si salvò a causa della sua gamba zoppa.
 Fu così che il giovane capì che non bisogna mai dare per scontato né la disgrazia né la fortuna, ma che bisogna dare tempo al tempo per vedere.

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